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    Open 2.0, l’applicativo open source messo a disposizione da Regione adottato da ASP Energia

    L’Associazione Professionisti Energia l’ha scelto come stimolo alla collaborazione

    di Redazione Open Innovation | 03/06/2019

Anche ASP Energia ha scelto di adottare l’applicativo open source Open 2.0, messo a disposizione gratuitamente da Regione Lombardia per la creazione di strumenti collaborativi digitali.

Un’adozione a cui si affiancano quelle da parte di istituzioni ed enti come Regione Campania e Anci Lombardia, o  altre realtà associative private come ad esempio Manager Italia.

L’Associazione Sviluppo Professionisti ed Energia raggruppa più di 50 aziende – suddivise tra PMI e Grandi Aziende - sul territorio nazionale che operano nel settore edilizio, dell’energia, della sostenibilità e dell’innovazione.

ASP Energia ha ritenuto dunque che lo strumento fosse di fondamentale sostegno e stimolo alle attività collaborativa dell’associazione stessa, in particolare per la gestione coordinata dei processi che legano i soci nelle loro attività di rete. ASP ha quindi installato, configurato e personalizzato la piattaforma. Con l’obiettivo di vincere una grande sfida, quella di coniugare progetti innovativi con una imprenditorialità concreta.

Piattaforma ASP Energia: gli strumenti

Proposte di collaborazione, community dedicate a progetti e temi specifici con la possibilità di attivare delle videoconferenze con i relativi partecipanti, l’elenco consultabile delle categorie merceologiche, il contatto con le aziende che compongono il network di ASP: queste sono solo alcune delle funzionalità della piattaforma.

Insomma se l’innovazione è sinergia, Open 2.0 rappresenta lo strumento ideale per valorizzare le potenzialità dei singoli attori.

Nel dettaglio, tramite le proposte di collaborazione è possibile cercare soggetti adatti per avviare progetti di ricerca, studiare soluzioni innovative e collaborare su progetti specifici. Con le manifestazioni di interesse è possibile poi rispondere a tali proposte.

Su progetti e temi specifici è possibile inoltre attivare delle community: stanze virtuali per consentire una gestione efficace delle dinamiche aggregative. Con l’aggiunta della videoconferenza, uno strumento utile per organizzare meeting di lavoro tra i partecipanti alla community stessa.

Oltre a quelli già citati, Open 2.0 offre anche altri strumenti: la personalizzazione del profilo selezionando i propri temi di interesse e le proprie competenze professionali; la pubblicazione di notizie e discussioni; di sondaggi  (la Piattaforma mette infatti a disposizione un set di domande);   l’organizzazione di eventi, con un calendario per condividere eventi e  invitare altri utenti; i messaggi privati per la comunicazione one-to-one tra gli iscritti; e poi, ancora, strumenti per la gestione di documenti, con la possibilità di tenere traccia delle varie versioni.

Open 2.0: cos’è

Open 2.0 è l’ambiente open source che Regione Lombardia ha messo a disposizione da febbraio 2017 di cittadini, pubbliche amministrazioni, associazioni, imprese, stakeholders per creare community, facilitare lo sviluppo di progetti e la loro realizzazione, far incontrare proposte di collaborazione interne o esterne ai soggetti che lo hanno adottato.

Dal dicembre 2017 Open 2.0 è stata inserita nel catalogo dei software riutilizzabili di AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale, che ha l’obiettivo di garantire la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana, ovvero la diffusione dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

 

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