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    Digitalizzazione e IoT nel settore assicurazioni

    di Maurizio Mesenzani

Il settore delle assicurazioni sta affrontando un cambiamento significativo, non solo in termini di innovazione di processi e strumenti, ma anche in termini di innovazione di business model.

Un paper di McKinsey di gennaio 2019 (Digital ecosystems for insurers: Opportunities through the Internet of Things) evidenzia i trend più rilevanti: le tecnologie disponibili permettono di sviluppare nuovi servizi (ad esempio servizi "data driven" o servizi che puntano sulla "connessione" di oggetti); le soluzioni IoT e le piattaforme digitali permettono di sviluppare nuovi modelli di pricing, differenziati e personalizzati; la diffusione dei canali digitali permette di sviluppare nuove modalità di gestione della relazione (videochat, assistenti virtuali, chatbot...ecc).

Le evoluzioni tecnologiche a maggiore impatto sulle assicurazioni sono:

- auto connesse: la trasmissione dei dati generati dalle automobili (es. violazioni delle norme del codice della strada, stili di guida, velocità media...) può permettere la revisione delle polizze RC Auto e dell'intero comparto di settore

- case connesse: la disponibilità di dati generati dagli immobili può aprire a scenari innovativi per le polizze e i prodotti/servizi assicurativi legati alla casa

- smart healthcare: la connessione di dispositivi medicali può aprire a prodotti e servizi assicurativi basati sulla disponibilità di dati (su base storica o in real time)

- diffusione di mobile & smart devices: la possibilità di inviare foto e video in real time apre a scenari innovativi nella gestione dei sinistri, nella prevenzione di rischi, nel controllo preventivo e nella documentazione di episodi assicurati oltre che nella gestione di perizie e sopralluoghi

Queste evoluzioni potrebbero ampliare un mercato ad oggi ancora a bassa penetrazione, generando opportunità di innovazione per tutte le imprese dell'indotto (Fintech e Insurtech ad esempio).

Altro scenario innovativo è legato alle necessità di sviluppare le competenze digitali, attraverso un processo di riqualificazione del personale o di nuove assunzioni, non solo nelle aree a contatto con il pubblico (digital caring e sales) ma anche nelle aree legate allo sviluppo dei prodotti e alla gestione.

Che ne pensate? 

 

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Ultimi 2 contributi di 2 totali

stefano marotta marotta

19/03/2019 alle 16:49

Caro Maurizio, condivido con piacere alcune considerazioni sui cambiamenti del settore assicurativo che, anche grazie alla introduzione della IDD (insurance distribution directive), comportano e sempre più comporteranno nel futuro una integrazione tra industria assicurativa tradizionale e nuove tecnologie.

Per gli assicuratori, anche se non tutti ne sono ancora del tutto consapevoli, la digitalizzazione è un giano bifronte: da una parte la Iot permette alle assicurazioni quello che hanno sempre desiderato, ovvero tante informazioni, tramite i big data e gli analitycs,che le permettono  il monitoraggio costante dei clienti ed il fine tuning dei premi,  alla base di una crescita sana ed equilibrata del settore assicurativo. Dalla parte opposta, la iot rappresenta una componente fondamentale del cyber risk che, per gli assicuratori, è al terzo posto nel ranking globale sinistri. La quadratura del cerchio potrebbe essere quella per gli assicuratori, di coprire dal cyber risk tutti i clienti con i quali interagisce abitualmente tramite i canali digitali, col beneficio duplice , per i clienti, di avere una copertura cyber a costi molto bassi, e per le compagnie, di monitorare al meglio il rischio. Diciamo che la crescita di IOT assicurativo e di coperture cyber per la clientela privata, saranno fortemente correlate. 

L'assurtech sarà a mio parere essenziale per portare ad una duffusione di massa delle assicurazioni nel nostro paese dove, ad esempio, la polizza casa copre soltanto il 40% degli edifici (2% la polizza terremoti). Le compagnie che meglio sapranno leggere questa tendenza, ovvero di interagire in modo innovativo e tecnologico con i clienti, acquisiranno un notevole vantaggio competitivo sulle altre.

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Paolo Fabrizio

19/03/2019 alle 08:47

Grazie Maurizio Mesenzani per aver condiviso queste interessanti riflessioni - da parte mia mi concentro sul tema delle competenze digitali perché è diventato 'caldo' anche per il comparto assicurativo.

Il cliente finale si è adattato rapidamente all'utilizzo di nuove tecnologie maturando negli ultimi anni nuovi comportamenti ed esigenze che poche imprese sono in grado di soddisfare. Ne è un esempio il Digital Customer Service che porta sempre più clienti ad iniziare conversazioni sui social network, live chat o app di messaggistica che però vengono gestite in modo saltuario, non strutturato portando a customer experience deludenti.

Per colmare questo gap Manager ed assistenti clienti hanno necessità di integrare competenze digitali ai fondamentali del customer service, in modo da sfruttare le conversazioni social-digital per fidelizzare i clienti. Lavorare sulla rapidità e sull'efficacia di ogni singola conversazione / intrerazione con il cliente diventa essenziale - soprattutto per contratti assicurativi di durata annuale, ma ad altà volatilità, come ad esempio l'RCAuto.

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